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Messina, Raciti: “Salvezza sofferta, ma C ci sta stretta. Mi merito conferma”

Ezio Raciti porta ancora in salvo il Messina e lo fa con un’altra rincorsa miracolosa. Queste le prime parole del tecnico dopo la fine di una stagione incredibile: “Partita sofferta, avrei preferito un finale uguale ma preparato in maniera diversa. Il mio pensiero è che l’anno scorso un capitano messinese come Peppe Rizzo con un gol ci ha salvato. E quest’anno è toccato a Nino Ragusa. Devo dire grazie ai ragazzi e al pubblico. Hanno dimostrato che la C sta stretta a questa squadra”.

Antonino Ragusa è un altro uomo della provvidenza. Il suo gol è stato decisivo per battere la Gelbison: “Ragusa non deve dimostrare nulla, è stato determinante in un momento determinante. Credetemi, la scelta migliore di gennaio è stata prendere giocatori importanti e uomini veri. Nino è uno di quelli che ci ha messo sempre la faccia e non si è mai tirato indietro. Ha avuto sempre una parola di conforto per i compagni, ma ingiustamente non è stato gratificato come meritava”.

Tutta la gioia del mister

Raciti ha porto l’accento sul gruppo gestito a Messina. Un gruppo composto da grandi uomini, ai quali ha dato tutto e dai quali ha ricevuto tanto: “Li vorrei avere tutti qui in questo momento. Anche chi ha giocato poco e nulla hanno dato un’intensità importante in allenamento. E se non c’è un gruppo così, affiancato da tutto lo staff, i magazzinieri, i risultati non arrivano. Se qualcuno lo ha scordato, abbiamo iniziato un percorso partendo da 11 punti. Ne abbiamo fatti 30, meglio di noi solo il Catanzaro e il Crotone. Abbiamo sbagliato qualche partita in casa, ci sono stati episodi a favore e contro. Ma in queste due partite difficili abbiamo coronato una salvezza ricca di sacrifici”.

Messina, Raciti vuole la riconferma

Raciti rende l’onore delle armi alla Gelbison. Queste le parole del tecnico sulla formazione lucana: “Un’avversaria importante. L’ho detto a suo tempo, finito il campionato si azzera tutto. Queste sono partite in cui contano esperienza, condizione mentale e fisica. È stato difficile prepararla e vincerla”.

Infine si parla del futuro di Raciti a Messina. Chissà se la società eviterà l’errore di 12 mesi fa e ripartirà con il mister catanese: “Non abbiamo un progetto a lunga scadenza. Sono stato chiamato per salvare il Messina e per la seconda volta ci sono riuscito. Il percorso dice che in 60 partite ho fatto 90 punti, con squadre che lottavano per retrocedere (nel conto anche il Siracusa, n.d.r.). Mi pare un bottino importante. Se posso dare un consiglio per il futuro è non disperdere questo patrimonio tecnico”.

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