Il Messina può festeggiare la permanenza in Serie C, grazie alla vittoria per 1-0 con la Gelbison. Partita sofferta per i giallorossi, che a lungo sono stati chiusi dagli avversari nella propria metà campo. Sul finale però è cambiata l’inerzia della partita e i peloritani sono riusciti a far valere la loro maggior qualità. A decidere il match una rete di Ragusa a pochi minuti dalla fine. Si chiude una stagione da cuori in gola, che ha però riservato al Messina l’epilogo più dolce
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Messina-Gelbison: il racconto del primo tempo
Il Messina padrone di casa gioca con un 4-2-3-1 confermando la difesa dell’andata, con Trasciani adattato a terzino sinistro. Modifiche anche al centrocampo visto che, insieme a Fofana, viene schierato Konate. Attacco pesante invece per Raciti, con I.Baldè, Kragl e Ragusa alle spalle di Perez. La Gelbison di Galderisi risponde con il 3-4-3 dell’andata, col trio d’attacco composto da Kyeremateng, Infantino e Tumminello. Quest’ultimo, match winner della gara d’andata, vince il ballottaggio con De Sena.
La prima occasione del match già al 6′, con Cargnelutti della Gelbison che di testa, sugli sviluppi da calcio d’angolo, manda di poco alto. Le squadre sono sin da subito molto lunghe, ma sia i giallorossi che i rossoblù non riescono a sfruttare i contropiede. Per trovare un’occasione pericolosa del Messina bisogna arrivare al 21′. Bordata da fuori di Ferrini, che trova la grande risposta di D’Agostino. Ma la partita è nervosa e spezzettata, senza che una delle due squadre riesca a prevalere nettamente sulle altre. La frazione si conclude con un’iniziativa personale di Ragusa, che trova l’opposizione di D’Agostino.
Secondo tempo
Il secondo tempo ricomincia sulla falsariga del primo, con la Gelbison che inizialmente si fa preferire al Messina. Al 58′ Fornito fa partire una bordata col suo destro che trova la risposta miracolosa di Fumagalli. E qualche minuto dopo ancora Cargnelutti di testa sfiora il gol del vantaggio, non trovando la porta. I peloritani hanno bisogno di forze fresche per ribaltare il risultato e fa entrare Curiale e Zuppel per Konate e Perez. Una formazione iper offensiva che pare dare i suoi frutti, con Curiale che sfiora la marcatura personale. L’ex Catanzaro a tu per tu col portiere si fa bloccare da D’Agostino. Il Messina alza il ritmo e torna a prendere possesso del campo. All’82 la svolta del match: Ferrini si libera lungo l’out di sinistra, palla in mezzo per Ragusa che trova il colpo vincente per il vantaggio peloritano.
Un gol che varrebbe la salvezza dei peloritani e la discesa agli inferi dei campani. I quali rispondono 4 minuti dopo con Nunziante, ma Fumagalli respinge di pugno il tentativo. La Gelbison si getta in avanti alla ricerca del punto del pareggio nei sette minuti di recupero, ma le azioni costruite sono confuse e frutto della rabbia agonistica. Una rabbia che paga lo stesso tecnico Galderisi, espulso per proteste. Al 94′ Tumminello sembra poter giustiziare di testa di nuovo il Messina, ma stavolta Fumagalli gli dice di no. Così i peloritani possono finalmente festeggiare la permanenza in Serie C.