Il Trapani batte il Catania nella prima partita da presidente per Valerio Antonini. Porta dunque fortuna l’imprenditore romano, divenuto azionista di maggioranza e a breve possessore di tutte le quote del club. Decide una rete messa a segno da Catania al termine di una partita molto intensa e ricca di momenti ad alta tensione. La squadra di Giovanni Ferraro paga soprattutto un brutto primo tempo sul piano del gioco e dell’attenzione. Quella guidata da Alfio Torrisi, spinta dal pubblico del “Provinciale” e dalle novità societarie, guarda con fiducia ai playoff.
Il Trapani ringrazia Catania
Partita molto bloccata nei primi minuti. Giovinco prova a stapparla con una punizione che si perde di poco a lato. È il Catania a fare la partita ma è il Trapani che la sblocca: all’ottavo minuto bella azione personale di Catania che in diagonale fa secco Bethers. Rossazzurri scossi dalla rete subita, gli uomini di Torrisi invece prendono coraggio. Al 17′ Cangemi si fa murare da Bethers, il Catania è poco incisivo ma quando può, colpisce: al 24′ punizione di Lodi, sponda di Lorenzini ma Carboni salva a un metro dalla linea. I granata controllano e al 35′ sfiorano il raddoppio proprio con il capitano, che la piazza col sinistro ma non trova la porta. Tre minuti dopo è imprecisa anche la mira di Kosovan, poi Russotto con un tiro-cross insidioso impegna Summa. Prima dell’intervallo Boccia non trova la porta.
Nervi tesi nella ripresa
Dopo l’intervallo Ferraro cambia pelle al Catania: dentro Pedicone, De Luca e Litteri e passaggio al 3-4-3. Gli etnei partono bene e segnano con Rapisarda, ma l’arbitro annulla per fuorigioco; poi la Zanzara si divora il pareggio di testa. Gli etnei spingono e il Trapani soffre, Catania tenta un guizzo ma Bethers lo stoppa. Al 20′ è ancora De Luca a provarci di testa, ma la mira è imprecisa così come quella di Russotto un minuto dopo. A metà frazione Lorenzini sovrasta Mascari in area etnea, ma per l’arbitro non è rigore. Catania sempre più a trazione anteriore con l’ingresso di Forchignone, Torrisi si copre con Cellamare. I cambi rendono la gara spezzettata e anche ruvida. Ne fa le spese Kosovan che a 10 minuti dalla fine viene espulso per una manata a Rapisarda. L’assalto finale del Catania si riduce a un colpo di testa fiacco di Sarao, il Trapani stringe i denti e porta a casa tre punti d’oro.