Il Palermo ha ritrovato un elemento di grande rilevanza come Alessio Buttaro. Una pedina importante per lo scacchiere di mister Eugenio Corini, a dimostrarlo ampiamente la prestazione offerta dal ragazzo romano nel match contro il Como (35a Serie B). L’esterno scuola Roma nel corso della sfida contro i lombardi ha messo in evidenza un’ottima condizione fisica ed è stato per distacco il migliore in campo.
Palermo, Buttaro l’arma in più
Il Palermo può contare sull’esplosività di Alessio Buttaro che nell’ultima uscita dei rosanero (la trasferta di Como) ha dimostrato di essere in forma smagliante. Il classe ’02 ha giocato in una posizione non sua ossia da esterno a tutta fascia al posto dell’acciaccato Valente, nonostante lo scetticismo generale ha offerto una prestazione di alto livello. Non solo per la rete messa a segno con una bordata d’altri tempi, ma soprattutto per il modo in cui si è destreggiato nella sua zona di competenza. È stato il più pericoloso dei rosanero nonostante la presenza di attaccanti come Tutino–Brunori e poi Soleri–Vido. Un gol, quello realizzato da Buttaro, che è servito a scaricare la rabbia e a dare un calcio alla sfortuna. Dopo aver segnato, sul volto, gli si è anche disegnato un sorriso che non è più scomparso per tutto l’arco della gara.
E dire che la stagione di Buttaro non è stata certamente quella che si potrebbe definire perfetta, sono solo quattordici le presenze in campionato a causa anche di un infortunio alla caviglia. Nel mese di gennaio la sua permanenza al Palermo era stata addirittura messa in discussione, una sua partenza non si è mai materializzata e adesso potrebbe risultare decisivo in questo folle finale di stagione.
La stagione di Alessio Buttaro
Il difensore classe ’02 dopo una prima parte di stagione da assoluto protagonista è stato costretto a dare forfait per un lungo periodo a causa di un infortunio. Dieci presenze nelle prime dieci gare di campionato per Buttaro che si è fermato dopo la sfida pareggiata per 0-0 contro il Cittadella. Da lì il calvario prima di rientrare in campo è stato lungo: undici gare prima di recuperare e poi solo panchina, sia per la condizione fisica non ottimale sia per scelta tecnica. La chance regalatagli da Corini nel match di Como potrebbe essere stata la svolta della sua stagione, adesso per le ultime tre gare potrebbe trasformarsi nell’uomo in più.