Taranto e Messina si dividono la posta all’ultima giornata di campionato. Un risultato che non serve a nessuna delle due squadre. I pugliesi restano fuori dalla griglia playoff, i giallorossi invece sono condannati a giocarsi ai playout la permanenza in Serie C. Il tutto in una partita in cui entrambe le squadre hanno dei rimpianti. Il Taranto ha colpito tre legni, tutti nel primo tempo, mentre il Messina ha fallito con Kragl un calcio di rigore.
A partire meglio sono i padroni di casa, che spingono soprattutto con Provenzano. Al quarto d’ora proprio quest’ultimo mette in mezzo per Formiconi, il cui colpo di testa si stampa sulla traversa. Dieci minuti dopo, altro tentativo e altro legno per i pugliesi: Romano calcia dalla distanza e colpisce il palo. Il Taranto non si ferma, Mastromonaco prima e Tommasini poi sfiorano il gol. All’improvviso il Messina si sveglia, il tiro di Perez trova la deviazione con il braccio di Evangelisti: rigore. Dal dischetto, però, Vannucchi ipnotizza Kragl. Poco prima dell’intervallo il team di Capuano colpisce il terzo legno: angolo di Provenzano, stacco di Ferrara e traversa del terzino.
Dopo l’intervallo Raciti cambia: dentro Mallamo e Ferrara. Il primo tentativo è del Messina con Balde, la cui conclusione viene ribattuta. Poi ci riprova Tommasini, con palla che finisce in calcio d’angolo. La partita scende di intensità con il passare dei minuti, anche Capuano si rivolge alla panchina inserendo Labriola. Raciti risponde con Iannone e Grillo al posto di Kragl e Marino. Poi entra Konate al posto di Mallamo che si fa subito male e costringe i suoi senza cambi per il finale. All’improvviso si riaccende Tommasini che scalda i guanti a Fumagalli, poi Celesia viene espulso per doppia ammonizione. Messina che soffre nel finale, Nocciolini lo grazia sbagliando il colpo di testa. Ancor più grave è l’errore di Tommasini a tu per tu con Fumagalli a un minuto dalla fine. L’ultimo acuto è di Perez, che al 96′ sfiora l’incrocio dei pali.
