Il Catania è sempre più vicino al ritorno immediato nel calcio dei professionisti. Uno dei perni della nuova società è senza alcun dubbio Luca Carra. Il noto dirigente è arrivato a portare la sua esperienza e le sue qualità al servizio del presidente Ross Pelligra e degli altri vertici societari. La redazione di Sporticily.it – che ringrazia l’ufficio stampa del Catania SSD per la disponibilità – lo ha intervistato. Andiamo a leggere le dichiarazioni salienti del direttore generale del Catania Luca Carra.
Catania, Carra ai microfoni di Sporticily
L’ARRIVO DI CARRA A CATANIA – “Partecipare al bando fu un’idea che venne a Vincenzo Grella e Mark Bresciano, che convinsero il presidente delle potenzialità del Catania. A fare da advisor c’era Dante Scibilia, che conoscevo quando ero al Parma. Mi chiamò chiedendomi se mi sarebbe piaciuto venire a Catania, poi ho iniziato a parlare con Grella. Il 18 luglio mi ha chiamato per presentare la nuova società, il 20 ho iniziato”.
L’ENTUSIASMO DI PELLIGRA – “Ad avermi convinto era il progetto e la voglia di fare del presidente e di Grella. Quando me lo hanno presentato mi hanno detto quel che avevano in mente e mi sono convinto della bontà del progetto, che ricalcava quanto avevamo già fatto a Parma. C’era la volontà di portare la squadra in campionati più importanti. Come a Parma, anche qua vedevo la voglia di far rinascere la città attraverso il calcio”.
CATANIA, CHE ENTUSIASMO – “Meglio di così non mi sarei potuto immaginare. Già l’entusiasmo si era colto la prima volta che il presidente venne a Catania dopo l’assegnazione del titolo sportivo. Allo stadio lo accolsero in maniera incredibile. Abbiamo ricevuto affetto ed entusiasmo fin dal primo giorno. Era l’espressione massima di una città che aveva voglia di ricominciare. I tifosi hanno risposto in maniera incredibile, abbiamo fatto il record di abbonamenti in Serie D. Ma tutta la città ha risposto alla grande, facendo capire di voler accompagnare la rinascita”.
Testa al ritorno in Serie C
IL CAMMINO IN D… – “Onestamente non me l’aspettavo. Sapevamo di aver fatto una squadra forte, ma non ci aspettavamo di ritrovarci con 17 punti di vantaggio sulla seconda a questo punto della stagione. In Serie D a volte si dà per scontato che le grandi città vincano facilmente. I risultati sono andati un po’ oltre le aspettative”.
…E IL PROGETTO PER LA C – “I risultati di quest’anno sono il frutto del lavoro di tutti. Quando siamo arrivati qui non c’era nulla, neanche gli uffici. Il lavoro fatto dalle persone che sono qui ogni giorno ha consentito ai ragazzi di arrivare e concentrarci solo sul campo. Quando arriverà la matematica promozione abbiamo già iniziato a ragionare, poi bisognerà lavorare in fretta. Ci sarà un altro campionato, difficile come la Serie C. Dovremo farci trovare pronti, sia negli uffici che in campo”.
Catania, Carra tra stadio e centro sportivo
GESTIONE STADIO – “Abbiamo una convenzione che scade a fine stagione, in attesa di un eventuale bando per l’esternalizzazione dello stadio. Il Comune sta facendo lavori di ristrutturazione molto importanti per dare al tifoso uno stadio più accogliente. Quando siamo arrivati la capienza era di appena 9.000 posti, ora è circa 20.400 posti. L’anno prossimo lo stadio sarà ancor più accogliente. Il presidente ha in testa ulteriori interventi, il come e il quando è da verificare”.
CENTRO SPORTIVO – “Il centro sportivo è una priorità, una società che vuole crescere ha bisogno di strutture. L’anno prossimo avremo tante squadre giovanili e femminili, dobbiamo dare ai ragazzi la possibilità di allenarsi al meglio. Ci siamo aggiudicati il bando per Nesima, anche lì faremo dei miglioramenti. Intanto stiamo valutando tante ipotesi, tra cui Torre Del Grifo. Non conosciamo ancora i costi reali per l’acquisto e per il ripristino. Dopo tanti anni di incuria il centro si è ammalorato e necessita di interventi e investimenti. Dopodichè potremo fare una valutazione più attenta, ma intanto stiamo valutando altri terreni per creare delle alternative”.
Catania e Palermo, derby tra proprietà
INVESTIMENTI IN SICILIA – “L’importanza e la solidità di proprietà straniere è fondamentale per la rinascita del calcio in Sicilia. In giro per l’Italia ci sono tante proprietà straniere. Quali siano gli obiettivi di qualsiasi investitore andrebbe valutato. Il City Group sta investendo tanto nel calcio. Pelligra la vive in maniera più passionale perchè è originario della Sicilia. Il progetto che ha portato avanti, così come credo quello del City Group, è importante”.
VOGLIA DI DERBY – “Quella si avverte sempre, i tifosi non mancano di ricordare in ogni partita la voglia di rincontrare i palermitani. Credo che la stessa cosa accada anche a Palermo, in base a quanto vedo sui social. La voglia di derby è forte da parte di entrambe le tifoserie”.
In Serie A per restarci
CARRA E IL CATANIA DEL FUTURO – “L’obiettivo della società è crescere, nei risultati sportivi e nelle strutture. Abbiamo un obiettivo chiaro, che è il massimo possibile nel calcio italiano. Poi magari ci sarà anche una voglia di andare in Europa. Non si possono capire le tempistiche, l’obiettivo è andare in Serie A per restarci, non per retrocedere il giorno dopo. Per arrivarci, l’importante è creare una struttura che consente alla società per restarci ed essere protagonista. Vogliamo essere pronti per andare in Serie A e restarci”.