Il Green Basket, alla fine, decide di proseguire. Dopo il segnale lanciato nella giornata di sabato, con l’annuncio della rinuncia della trasferta di Mestre, il sodalizio palermitano ha fatto sapere di voler quantomeno portare a termine il campionato di Serie B. La redazione di Sportcily.it ha voluto comunque sentire Francesco Lima, chiamato in causa più o meno direttamente nel comunicato-sfogo del presidente Fabrizio Mantia. L’ex direttore sportivo della formazione siciliana ha esposto la situazione e soprattutto gli accordi presi con il club.
In particolare il presidente del Green Basket aveva parlato di uno main sponsor, avvicinato proprio dal suo ex dirigente, che avrebbe rifocillato e non poco le casse societarie. Una versione che cozza in maniera importante con quella svelata dal noto dirigente palermitano. Queste le parole espresse da Francesco Lima ai nostri microfoni: “Il presidente ha parlato di un main sponsor, che per un’attività di Serie B di basket si aggira intorno ai 350.000 euro. Ho voluto aiutare e mettere il mio impegno al servizio del Green, come avevo fatto in precedenza. Tuttavia il mio impegno consisteva nel mettermi a disposizione con un amico commercialista che avrebbe fatto avvicinare sponsor. Un contributo che, se fossi stato bravo, avrebbe portato il 10-15% del denaro necessario. Dunque non 350.000 euro, ma nella migliore delle ipotesi non più di 50.000”.
Francesco Lima e la questione sponsor
Una discrepanza importante tra la versione di Mantia e quella di Lima. Quest’ultimo ha svelato anche i motivi che lo hanno portato a lasciare il club. L’addio è avvenunto qualche settimana prima della fine del 2022, ma l’ex ds ci ha tenuto a precisarne le motivazioni: “Con la società non c’è mai stato alcun problema. Con il passare delle settimane mi sono reso conto della mancanza di connessione con lo staff tecnico e con la guida della squadra. Avrei potuto far finta di niente, andare avanti fino a fine stagione e poi tirare le conclusioni. Ma io non sono fatto così e ho deciso di rinunciare al mio incarico”.
Il problema più grande per il Green Basket resta dunque la mancanza di sostegno economico dall’esterno. Francesco Lima, dal canto suo, fa capire che la situazione a livello cittadino e imprenditoriale è inconcepibile: “Siamo una città da un milione di abitanti, fa specie il fatto che non ci siano 10 attività in grado di garantire un sostegno da 10-15.000 euro ciascuno. Non sto parlando di 100 attività, ma quantomeno 10. Basterebbe questo per dare forza alla società”. Un problema avuto da Lima durante la sua esperienza all’Aquila Palermo, società arrivata alle soglie della Serie A2 ma costretta a chiudere per mancanza di fondi.
Il paradosso del PalaMangano
Infine una battuta sul Comune e sulla gestione del PalaMangano. Un’altra situazione che fa specie, soprattutto in una realtà come Palermo: “Trovo assurdo – dichiara Lima – che un’amministrazione comunale non metta a disposizione i propri impiegati di sabato perchè dovrebbero pagare loro lo straordinario. Inoltre nei giorni di festa comandata gli impianti sono chiusi e non possiamo ovviamente accedere. Negli ultimi tempi il Comune ha comunque dato disponibilità a trovare dei fondi per aiutare la società. Ma è solo il primo passo”.