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Catania, che festa! In 7.000 al Massimino. E Pelligra canta: “Chi non salta è rosanero”…

Si è conclusa una giornata di grande festa e di esaltazione nella città dell’Elefante. Catania ha potuto celebrare un matrimonio che si preannuncia ricco di soddisfazioni e di amore incondizionato. Da una parte c’è la piazza etnea, che quando vuole e soprattutto quando viene stimolata sa essere affettuosa e calorosa. Dall’altra c’è Ross Pelligra, il siciliano d’Australia che ha fatto scoppiare la passione nel giro di pochi giorni. Nel giro di due settimane, dalla manifestazione di interesse alla vittoria del bando, è scoppiata in città la Pelligra-mania. Una passione esplosa definitivamente nella “Giornata dell’orgoglio rossoazzurro”.

Erano oltre 7.000 i sostenitori etnei che si sono radunati allo stadio “Angelo Massimino”. Qui, grazie all’intercessione del Comune, è stato possibile aprire la tribuna coperta per accogliere tutti i tifosi che volevano omaggiare il vincitore del bando. Il patron del Pelligra Group Pty Ltd, accompagnato dal suo braccio destro Dante Scibilia, è stato il grande protagonista di questa serata a tinte rosse e azzurre. Il tutto in una cornice che – va detto – non vedeva una presenza così folta nemmeno quando la squadra allora allenata da Francesco Baldini giocava le ultime partite della storia del Calcio Catania così come lo abbiamo conosciuto fino allo scorso mese di aprile.

Catania: i cori di Pelligra e il futuro di alcuni ex

Va dunque da sé il fatto che Pelligra inizi a interagire con i tifosi, come ha sempre fatto fin dal suo sbarco in città. L’ideale calcio d’inizio dato nel cerchio di centrocampo del “Massimino” è la prima occasione per far esplodere un boato tra la gente. E poi c’è quel coro, quel “Chi non salta è rosanero“, che di fatto rende Ross uno di loro. Un ulteriore motivo per prendere a cuore quel ragazzo partito dal profondo Sud dell’isola, che avrebbe poi conquistato l’Australia e sarebbe diventato un grande imprenditore. Il tutto prima di fare la strada di ritorno e tornare in Sicilia, in una Catania che ha un cuore forte che batte e tanta voglia di ricominciare.

E poi ci sono i giocatori, quelli che hanno preso parte a una giornata in cui il calcio si è ripreso la città. Marco Biagianti appare commosso di fronte al ritorno in massa della gente in quello che per oltre dieci anni è stato il suo stadio. Ci sono altre vecchie glorie come Gennaro Monaco e Armando Pantanelli, che hanno risposto subito ‘presente’. E poi ce ne sono altri due, che un po’ vecchietti lo sono ma sono anche pronti a ricominciare. Come Mariano Izco, che ha ribadito l’intenzione di ripartire anche dalla D con un progetto tecnico serio. Così come Andrea Russotto, che Catania ce l’ha nel cuore e potrebbe far nascere qui il suo nuovo foglio.

Scene che ai piedi dell’Etna non si vedevano da tanto, troppo tempo. Ma come ha detto bene Scibilia in mattinata, ora viene la parte difficile. Quella in cui le ambizioni e i progetti devono prendere vita.

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