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Palermo, Mattia Baldini: “Mai raccomandato, all’inizio ero senza stipendio. Brunori? La sua scelta…”

ll Palermo da quando è iniziata l’era di Silvio Baldini ha potuto contare anche sulla figura del figlio, Mattia. Il classe ’91 ha svolto il ruolo di match analyst ed è stato l’artefice di alcuni di quegli schemi che spesso hanno giovato ai rosanero portando come risultato finale il gol. Mattia è stato dunque un personaggio silenzioso che ha contribuito alla promozione del Palermo, un’emozione non da poco come racconta nel corso dell’intervista rilasciata a ‘La Repubblica Palermo’. Eccone uno stralcio.

Palermo, Baldini jr e il racconto della promozione

Nel corso della chiacchierata con Salvatore Geraci, il collaboratore del tecnico del Palermo ha risposto subito alla prima questione. È quella relativa al fatto che lavorare col padre potesse essere fonte di chiacchiere. Ma Mattia Baldini ci tiene a precisare la sua posizione: “Io raccomandato? No! Papà fa tutto tranne che favorirmi, è una persona con principi saldi. Spero il prima possibile di camminare con le mie gambe“.

Diciotto anni prima la prima volta del padre, anche Mattia è approdato a Palermo. Per lui non sono mancati i problemi. Anche perchè la condizione lavorativa, sulla scia di mister Silvio, non era di certo tra le più gratificanti: “Per me arrivare a Palermo senza stipendio era mortificante. Fu la mamma a convincermi per mostrare di cosa ero capace. E devo ringraziare la società perché, nel corso del campionato, mi ha fatto il contratto riconoscendo i miei meriti“.

I rosanero hanno conquistato la Serie B dopo un lungo cammino ai playoff. Baldini ha fatto capire di non essere sorpreso sul momento. Poi, dopo aver realizzato a bocce ferme, la sensazione è stata incredibile: “A me sembra quasi naturale, ma razionalmente è stato qualcosa di incredibile. Allo stadio andavano in pochi, solo un folle come lui poteva prevedere un risultato del genere, fin dal primo minuto“.

Negli attimi concitati dopo la conquista della promozione, il primo abbraccio è stato con Matteo Brunori. Il collaboratore del tecnico ha sottolineato l’ottimo rapporto con il bomber, il cui futuro a Palermo è ancora in bilico: “Curo gli schemi e ne avevamo studiato uno che ad Avellino risultò vincente. Matteo è un ragazzo straordinario e speciale, qualunque sia a sua scelta va accettata e applaudita per quello che ha regalato alla città”.

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