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Palermo, Baldini: “Al ritorno come se fossimo 0-2, Massolo e Pelagotti…”

Il Palermo sbanca il campo della Triestina per la soddisfazione di Silvio Baldini. Anche se il tecnico toscano, a fine gara, fa capire di non sentire ancora la qualificazione in tasca: “Non siamo tranquilli, il calcio insegna che bisogna sempre usare la ragione. La ragione dice che fin quando abbiamo giocato in un certo modo non abbiamo rischiato niente. Poi, quando abbiamo cambiato modo di stare in campo in una certa fase della partita, abbiamo avuto un pizzico di fortuna ma il risultato è giusto. Loro hanno segnato e hanno avuto situazioni che potevano sfruttare meglio, ma anche noi abbiamo avuto situazioni da sfruttare meglio sullo 0-2. Giovedì dovremo giocare come sempre, come se avessimo perso e dovessimo rimontare”.

Nel corso della ripresa ci sono state le sostituzioni forzate di Accardi, Brunori e Floriano. Nessuno, però, preoccupa il mister rosanero: “Non c’è niente di preoccupante, domattina al risveglio vedremo come staranno dopo le cure. Giocando queste partite ci stanno questi problemi, li accettiamo con molta serenità”. Il Palermo è un po’ calato alla distanza. Baldini non è preoccupato, anche perchè conosce il valore dei suoi avversari: “Sicuramente loro hanno avuto i loro meriti, hanno dei giocatori bravi che sanno giocare a calcio. Se non giochi in un certo modo i valori degli avversari vengono fuori. Siamo contenti del risultato, vorrei che le cose venissero fatte bene fino alla fine, ma ci sta di prendere gol”.

Palermo, Baldini non si fida

Baldini ha voluto ribadire il concetto per cui è necessario restare sul pezzo al ritorno per passare il turno: “Sappiamo che non possiamo assolutamente pensare che la partita sia chiusa. Giovedì dobbiamo fare in modo che siamo noi a dover rimontare noi due gol”. Il confronto con Christian Bucchi, almeno per il primo round, è stato vinto. Baldini riconosce la bravura del suo collega: “Se mi avessero detto che avrei vinto a Trieste 2-1 ci avrei messo la firma. Sapevamo di dover giocare in un certo modo e ci siamo riusciti, siamo anche andati vicino al terzo gol. Il mio collega può dire quello che vuole, non faccio polemica. A Bucchi ho fatto i complimenti perchè la partita è stata emozionante”.

Per il Palermo e per Baldini già questo è un primo banco di prova nel percorso verso la Serie B. Il tecnico fa capire che sarà necessario il 100% dai suoi giocatori anche tra le mura amiche al ritorno tra quattro giorni: “Il fatto che ci sia toccato questo sorteggio mi ha fatto piacere, sapevamo che avremmo giocato contro una squadra forte e il sorteggio avrebbe premiato la squadra che ha meritato. Sono contento per i nostri tifosi, abbiamo giocato in un bellissimo stadio. Ora sappiamo che giovedì non è ancora chiusa, dobbiamo cercare di chiuderla al “Barbera” senza gestire. Bisogna essere aggressivi, concentrati, lucidi e dimostrare che abbiamo fame, senza farci prendere dai calcoli altrimenti facciamo una brutta figura”.

Massolo e Pelagotti, nessuna polemica

Floriano e Valente hanno confezionato due gol fotocopia per far vincere la partita. L’allenatore sostiene che non c’è nulla di studiato in settimana in queste azioni da gol: “Sono situazioni di gioco che capitano, i giocatori sono stati bravi a leggerle e a fare gol. Il calcio è fatto di idee ma anche dal modo che i ragazzi hanno di svilupparle. Loro fanno la giocata che ritengono più giuste e sono in grado di farle. Bravi loro a mettelre in pratica, soprattutto Floriano che è stato al posto giusto nel momento giusto”.

Si chiude parlando del dualismo tra Massolo e Pelagotti. Quest’ultimo si è seduto in panchina al “Nereo Rocco”, ma non c’è nessun caso in atto: “In questa polemica non voglio entrare. Io alleno i giocatori, purtroppo Pelagotti è reduce da un intervento ed è rimasto fermo per una settimana. Sta bene ed è in condizione. Massolo ha fatto il suo percorso nella maniera giusta, l’ho rivisto con un certo tipo di concentrazione. Io cerco di avvicendarli in base a quello che vedo in campo. Se Pelagotti non avesse fatto l’intervento probabilmente avrebbe giocato lui, in base a quel che stava facendo. Ognuno ha le possibilità di giocare, ma io devo valutare il campo”.

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