Luca Toni non dimentica la sua Palermo. L’attaccante, con la maglia rosanero, si è tolto grandi soddisfazioni. Gol dietro gol tra Serie A e Serie B, che lo portarono prima in Europa e poi anche in Nazionale. “I ricordi più belli della mia vita”, così li ha definiti in un’intervista a La Gazzetta dello Sport. “Una città fantastica, una squadra fantastica. La sera della promozione in Serie A il “Renzo Barbera” era incredibile. Non penso di avere mai visto uno stadio così pazzo di gioia. Impossibile dimenticare”.
Era un club di Viale del Fante molto diverso da quello odierno, sotto la guida dell’allora patron Maurizio Zamparini. Dopo il fallimento ha dovuto ricominciare da zero con l’attuale presidente Dario Mirri e ormai i palcoscenici del calcio importante sono un ricordo lontano. I rumors su una possibile cessione a City Football Group però fanno sognare in grande. La speranza è che lo sceicco Mansour possa riportare i siciliani dove meritano.
Luca Toni sul Palermo di Mansour
La galassia creata in questi anni da City Football Group potrebbe presto inglobare il Palermo. A sperarci è anche Luca Toni, il quale ne ha parlato proprio nel corso dell’intervista rilasciata a La Gazzetta dello Sport. “Se uno sceicco decide di comprare un club come il Palermo vuol dire che ha in mente qualcosa di grande. Un progetto importante per una città che merita di ritornare presto in Serie A”, questa la previsione dell’ex attaccante. Poco conta, in tal senso, che il calcio italiano sia sempre più aperto alle incursioni straniere. “Non è facile trovare un presidente italiano disposto a spendere così tanto e subito. Non vedo problemi. Questo è il futuro e faremo bene ad abituarci”, ha affermato.
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Il club di Viale del Fante, d’altronde, ha bisogno di investimenti seri per risalire. Il salto di categoria dalla Serie C alla Serie B si è rivelato arduo come d’altronde era immaginabile. “È durissima. Il girone del Sud è sempre il più complicato. Le gare sono difficili. I campi più caldi, gli stadi più pieni. È indispensabile avere personalità. Quest’anno, poi, c’è da dire che il Bari era superiore a tutte le altre avversarie”.