Il Palermo ha conquistato soltanto un punto contro la Paganese. I rosanero erano passati in svantaggio nel primo tempo in virtù di una rete di Cretella, poi prima nell’intervallo erano riusciti a conquistare il pari in virtù di un calcio di rigore concessogli generosamente dal direttore di gara e realizzato da Brunori. Nella ripresa Valente aveva firmato la rimonta, ma nel finale è arrivata la rete di Tommasini per il 2-2 su calcio di rigore dei padroni di casa per un fallo commesso da Crivello, che ha ingenuamente steso un avversario a palla lontana. Al triplice fischio l’allenatore dei siciliani Silvio Baldini ha commentato la prestazione dei suoi.
Baldini al termine di Paganese-Palermo
Il tecnico rosanero, ai microfoni dei giornalisti, ha spezzato una lancia a favore della sua squadra. “Il Palermo ha un’identità. Lo dimostra il fatto che non abbiamo sfruttato l’occasione del 3-1 e poi è arrivato il pari su rigore. Sono stati due episodi particolari, ma non abbiamo mai sofferto oggi come invece accaduto in passato. Il problema è che gli avversari fanno diventare gol i nostri errori. È sufficiente un episodio e ci puniscono. Il periodo è quello che è, ma non piangiamoci addosso. Dispiace non averla vinta”, ha detto. E sull’avversario, che sulla carta era piuttosto abbordabile: “La Paganese è molto agguerrita. Non era una partita semplice, nascondeva molte insidie. Abbiamo preso due gol senza tiri in porta, per cui non siamo riusciti a leggere bene gli episodi. In fase offensiva abbiamo creato meno rispetto ad altre volte ma abbiamo fatto bene. Il calcio è così”.
Silvio Baldini si è espresso inoltre in merito alle sue scelte di formazione. In primis sul ritorno di Pelagotti. “Per un mese ho provato Massolo, ma nell’ultima settimana ho visto segnali positivi dall’ex Empoli e ho deciso di schierarlo”. E sugli altri: “Con queste partite ravvicinate è inevitabile cambiare qualcosa. Soleri l’ho schierato dall’inizio ma nel secondo tempo ha giocato da sottopunta, lì dove da subentrato ha sempre fatto gol. A Brunori piace partecipare attivamente alla manovra offensiva. Se sta in area però ovviamente ha più possibilità di segnare. I cambi li ho fatti per inserire forze fresche e provare a vincerla. Era giusto provarci quando la partita era ancora viva, non all’ultimo”.
Infine, una proiezione verso i prossimi impegni: “Sono tranquillo e penso al Taranto. Vedremo a fine campionato in che posizione di classifica saremo, spero più in alto possibile. Ai play-off dobbiamo giocarcela per forza perché le gare sono da dentro-fuori. Ci servirà la testa giusta, sennò non andremo da nessuna parte. È tutta una questione di credere nelle proprie armi. Quando le cose cominciano a girare bene si acquista autostima e si riescono a fare anche le cose più difficili. Soltanto così possiamo venirne a capo. La squadra non ha paura di nulla. Se vediamo soltanto le ultime partite però non possiamo pensare di sovvertire i pronostici”, ha concluso.